Lo stile di vita sedentario: effetti sulla vascolatura degli arti inferiori e superiori


Uno stile di vita sedentario è un noto fattore di rischio per lo sviluppo di problemi cardiovascolari, aterosclerosi e diabete.1 Negli Stati Uniti, più di 200000 persone muoiono ogni anno per problemi cardiovascolari dovuti a inattività fisica.2 E nonostante numerose ricerche scientifiche abbiano ormai confermato gli effetti deleteri di uno stile di vita sedentario, più del 25% dei cittadini americani non si dedica all’esercizio fisico o allo sport nel proprio tempo libero.2

Uno stile di vita sedentario impatta negativamente sulla funzionalità dell’endotelio vascolare.2 Una disfunzione del tessuto endoteliale contribuisce, ad esempio, allo sviluppo di aterosclerosi e di malattie cardiovascolari correlate, come coronaropatie, aneurismi, ischemie cerebrali e disturbi vascolari periferici, che spesso colpiscono gli arti inferiori. A livello funzionale, gli individui con stile di vita sedentario mostrano una ridotta vasomotilità dell’endotelio rispetto agli individui fisicamente attivi.2 La vasomotilità è la capacità che i vasi sanguigni hanno di dilatarsi oppure di restringersi, modificando in questo modo la portata del flusso sanguigno e il conseguente apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti. Inoltre, gli individui con vita sedentaria mostrano una ridotta iperemia reattiva:2 questo fenomeno, che in condizioni di corretta funzionalità comporta un aumento transiente del volume di sangue in un dato organo, si verifica in risposta a un evento ischemico, ed è dunque fondamentale per ottenere un rapido apporto di ossigeno o per rimuovere i detriti metabolici nella regione del corpo interessata.

Nel 2020, la pandemia da Covid-19 ha costretto milioni di persone al distanziamento sociale e all’isolamento domiciliare. Ciò ha, inevitabilmente, comportato lunghi periodi di ridotta attività motoria, dilatando il tempo quotidiano di inattività fisica. Secondo uno studio su volontari sani, un breve periodo di riposo a letto è sufficiente a causare un malfunzionamento della microvascolatura degli arti superiori ed inferiori.2 I soggetti in studio sono rimasti confinati a letto per un periodo di 24 ore, con la libertà di alzarsi per un massimo di 30 minuti. Questo stile di vita, seppur adottato per una sola giornata, è stato associato ad una riduzione del diametro delle arterie e ad un aumento della pressione sistolica.2

In definitiva, periodi anche brevi di inattività fisica possono portare ad alterazioni della microvascolatura. Adeguati programmi di attività motoria potrebbero dunque apportare rapidi benefici non solo in pazienti ospedalizzati e confinati a letto, ma anche in soggetti sani con stile di vita sedentario,2 specialmente durante la pandemia da Covid-19.

Bibliografia
1) Thijssen DHJ et al. Eur J Appl Physiol. 2010 Mar; 108(5): 845–875.
2) Hamburg NM et al. Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2007 Dec; 27(12): 2650–2656.